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Mezzo spesso invadente, negli ultimi tempi ne ho fatti un bel po’, soprattutto per PosteItaliane. |
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Parente apparentemente povera dell’above the line, ma sicuramente altrettanto importante perché evita, soprattutto nel caso del direct marketing, una forte dispersione del messaggio. Tra calendari, depliant, brochure e mille altre cose è stato il mio pane quotidiano per clienti come Unilever (Algida), Stanhome, Valtur, Alitalia, PosteItaliane, Banca di Roma, Capitalia, BNL, e una miriade di clienti locali. |
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La mia prima esperienza – retribuita col rimborso dell’abbonamento mensile al treno dei pendolari – nell’affascinante mondo dell’advertising consisteva nel tagliare cartoni e nell’incollare layouts altrui. Il salto di qualità è stato quando il mio primo cliente – Opel – ha preferito una mia proposta rispetto a quella del mio capo. |
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Aspetto (nome, aspetto, marchio) primario per la definzione, identificazione, la differenziazione dalla concorrenza, e il successivo marketing di qualsiasi prodotto. Una delle mie esperienze più riuscite è yex, una rete di uffici di cambio valuta, un’altra lo spumante Prosé (naming, logo, etichetta) di Gancia. |
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Una mia fissazione. Il briefing, completo di ogni informazione riguardo le caratteristiche del prodotto, del mercato e del target, è il punto di partenza essenziale per ogni lavoro. |